martedì 7 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo. Nella Domenica in albis in tutte le chiese italiane la colletta nazionale per le popolazioni colpite

L’ufficio stampa della Cei ha diffuso oggi pomeriggio questo comunicato: “La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, rinnova profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni provate dal terremoto che ha provocato centinaia di morti, sconvolgendo la vita della città de L’Aquila e di numerosi centri limitrofi. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Presidenza della Cei ha disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell’otto per mille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Consapevole della straordinaria gravità del sisma, la Presidenza della Cei indice anche una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane il 19 aprile 2009, domenica in albis, come segno di solidarietà e di partecipazione di tutti i credenti ai bisogni materiali della gente abruzzese”.

Terremoto in Abruzzo. Pasqua di dolore a L'Aquila. Ai sacerdoti gli oli santi benedetti dal Papa il Giovedì Santo

A L’Aquila saranno sospese tutte le celebrazioni della Settimana Santa, tranne quella della Domenica di Pasqua che verrà celebrata tra gli sfollati, probabilmente nel campo di Piazza D’Armi. E venerdì mattina, ma si è in attesa di una conferma dalla Protezione civile, saranno celebrati i funerali delle vittime, 207 finora accertate, presieduti da mons. Giuseppe Molinari, arcivescovo dell’Aquila e dai sacerdoti diocesani, che in queste ore sono tutti mobilitati per portare conforto spirituale ai familiari. E ai sacerdoti dell’Aquila verranno donati gli oli crismali che il Papa benedirà durante la celebrazione del Giovedì Santo nella Basilica di San Pietro.

Il Papa in Terra Santa. L'Opera Romana Pellegrinaggi promuove delle quote solidali per accompagnare Benedetto XVI

Quote solidali per giovani che vogliono seguire il viaggio del Papa in Giordania, Israele e Territori Palestinesi, in programma dall'8 al 15 maggio. L'Opera Romana Pellegrinaggi promuove infatti viaggi in Terra Santa con il Santo Padre dal 7 al 15 maggio con proposte diversificate e rivolte a tutti. "Questa iniziativa nasce con la volontà di unirci al Santo Padre in Terra Santa per invocare con Lui il dono della pace - afferma padre Cesare Atuire, amministratore delegato dell'Orp -. Durante l'Angelus dell'8 marzo il Papa ha annunciato che compirà questo pellegrinaggio 'per domandare al Signore, visitando i luoghi santificati dal suo passaggio terreno, il prezioso dono dell'unità e della pace per il Medio Oriente e per l'intera umanità'. Noi ci uniamo a Lui per invocare la pace per il Medio Oriente, la Terra Santa e per tutto il mondo". Da qui nasce "In Terra Santa con Benedetto XVI", un'iniziativa dell'Opera Romana Pellegrinaggi, che desidera mettere in campo tutte le sue forze affinché tutti possano partecipare grazie ad una quota solidale. Le proposte, rivolte sia ai giovani che agli adulti, offrono la possibilità di unirsi al pellegrinaggio del Santo Padre, scegliendo tra le diverse opzioni: Giordania e Terra Santa (7-15 maggio), Terra Santa con sistemazione per i giovani (9-13 e 11-14 maggio) e Terra Santa con sistemazione per adulti (9-13 maggio). Le quote variano dai 520 ai 1.330 euro. "Il pellegrinaggio cristiano è sempre una visita alle comunità, basti pensare a San Paolo che visitava le comunità in Asia e tornava a Gerusalemme, la Chiesa Madre - conclude padre Atuire -. In questo caso il nostro pellegrinaggio è un segno tangibile di solidarietà ai fratelli cristiani di Terra Santa e a tutti gli uomini di buona volontà".

Capitolo Internazionale delle Stuoie nell'VIII centenario della fondazione dell'Ordine francescano. Il 18 aprile l'incontro con Benedetto XVI

Inizieranno il 15 aprile e si protrarranno fino al 18 le celebrazioni del Capitolo Internazionale delle Stuoie, in occasione dell'VIII centenario della fondazione dell'Ordine francescano. Un evento senza precedenti: oltre 2mila frati si ritroveranno ad Assisi in rappresentanza delle quattro famiglie francescane (conventuali, minori, cappuccini, ordine francescano secolare) provenienti da 65 nazioni. Momento culminante delle 'Giornata francescane' sarà il 18 aprile con l'udienza delle famiglie francescane da Papa Benedetto XVI, nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Nel pomeriggio, invece, una delegazione di circa 25 frati, guidata dai ministri generali, farà visita al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella tenuta di Castel Porziano. "Il Capitolo internazionale delle Stuoie è un punto di arrivo e di inizio - ha detto padre Josè Rodriguez Carballo, presentando le iniziative questa mattina alla Radio Vaticana - la collaborazione tra i diversi ordine esiste già. Questo non vuol dire che ci sarà un'unione giuridica, ma l'unione spirituale c'è e c'è sempre stata. Ci sono dunque una pluralità e una ricchezza, non differenziazioni". Tra le personalità di spicco che parteciperanno all'evento ci sono il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, il Prefetto della congregazione per gli Istituti di Vita consacrata, card. Franc Rodè, il Prefetto della Congregazione per il Clero, card. Claudio Hummes. "La famiglia francescana gode di buona salute - ha riferito padre Carballo - siamo in 600mila in tutto il mondo, di cui 40mila laici. Ma noi vogliamo puntare alla qualità evangelica di vita, la quantità di preoccupa meno".

Terremoto in Abruzzo. Benedetto XVI segue la situazione e prega

''Benedetto XVI continua a seguire con attenzione l'evolversi della situazione e a pregare per le vittime, i sopravvissuti, i soccorritori''. E' quanto riferisce la Radio Vaticana che fornisce anche una curiosità: tra i soccorritori accorsi in Abruzzo per il sisma, c'è anche una squadra di otto Vigili del Fuoco vaticani, giunta ieri sull'area del sisma e da subito al lavoro. ''Nella notte, appena abbiamo saputo di questa immane tragedia che si era verificata - ha detto dai microfoni della Radio Vaticana, il comandante del Corpo di Gendarmeria vaticano, Domenico Giani - ho parlato con i nostri superiori, con mons. Renato Boccardo e con il card. Giovanni Lajolo.Poi abbiamo informato il Santo Padre, il segretario di Stato e tutta la Segreteria di Stato. C'era sembrato doveroso, in questo momento di grande dolore - ha concluso Giani -, far si che anche una nostra squadra di Vigili del Fuoco fosse presente a dare una mano in questo momento di grande emergenza''.

Terremoto in Abruzzo. Il Papa invia i vigili del fuoco del Vaticano. Il cordoglio dei vescovi italiani e l'avvio di una colletta nazionale

Una colonna di tre mezzi con la scritta Vigili del Fuoco - Città del Vaticano, ieri mattina presto, è uscita a tutta velocità dal Portone di Sant’Anna diretta all’Aquila. Papa Ratzinger ha dato ordine al Governatorato, al card. Lajolo e a mons. Boccardo, di inviare sul posto del disastro una squadra al comando di un ingegnere. Otto uomini addestrati ai soccorsi, esperti in speleologia. Resteranno in Abruzzo a scavare, a fianco della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco di Roma, fintanto sarà necessario. Con sè hanno portato generi di prima necessità e attrezzature specializzate da usare per la ricerca delle persone. Per il momento sono stati impiegati a Onna, il paesino raso al suolo dal sisma, dove una casa su due si è sbriciolata nel giro di una manciata di minuti. Con le prime luci dell’alba l’eco dei devastanti danni è arrivato anche in Vaticano. Il Papa informato del disastro si è raccolto in preghiera per le vittime, soprattutto per i bimbi. Nel frattempo i vertici della Santa Sede si sono messi in contatto con Guido Bertolaso per informarlo della decisione di mandare una squadra di vigili. Bisogna fare presto a tirare fuori la gente dalle macerie.
La presidenza della Conferenza Episcopale italiana intanto ha chiamato a raccolta parrocchie e singoli fedeli, Caritas e istituti religiosi, per aiutare quanti sono in difficoltà a causa del sisma. E il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, al Tg5, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà avviata "una colletta nazionale" in modo che chi a causa del terremoto ha perso "il risultato del sacrificio di una vita", possa "sentire maggiormente la solidarietà e la fratellanza di tutti".
Al Papa si sono associati i vescovi italiani: "sgomenti per la catastrofe del terremoto che ha colpito L'Aquila e numerosi centri dell'Abruzzo", esprimono "vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento", e raccomandano alla rete di parrocchie, istituti religiosi e movimenti della Chiesa italiana di mobilitarsi per "alleviare le difficili condizioni" in cui si trovano "migliaia di persone". I vescovi invitano inoltre tutti alla " generosità " per lenire "dolore fisico e sofferenza morale" di chi "ha visto in un attimo distruggere i sacrifici e le fatiche di tutta una vita". Intanto la Caritas italiana coordina gli interventi delle Caritas della Penisola e di quelle che dall'estero hanno offerto la propria collaborazione. Il direttore della Caritas abruzzese don Dionisio Humberto Rodriguez Caritas è impegnato in prima persona nei soccorsi, anche perché è parroco a Paganica, epicentro del sisma. Le strutture della Chiesa abruzzese sono colpite a vari livelli, compresa la celeberrima basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio, dove però sembra salva la tomba di Celestino V.